Prospettive per il 2023
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Crescita più debole, mercati più forti
SCARICA LA RELAZIONE COMPLETAINTRODUZIONE
Nel 2022 gli investitori hanno visto andare storto quasi tutto quello che poteva prendere una brutta piega. Dopo aver iniziato l'anno all'insegna di valutazioni elevate, i mercati hanno ceduto sotto il peso di un'inflazione elevata, di un ciclo aggressivo di rialzi dei tassi a livello globale e della guerra in Ucraina.
Insolitamente, sia le azioni che le obbligazioni hanno subito perdite significative nel 2022, uno degli anni peggiori in assoluto per i portafogli bilanciati.
Ma ecco la buona notizia. Proprio perché i mercati sono così malconci, le valutazioni azionarie ridotte e i rendimenti obbligazionari elevati sembrano offrire agli investitori uno dei punti d'ingresso più interessanti dell'ultimo decennio per un portafoglio tradizionale.
Nelle prospettive di quest'anno esaminiamo le principali forze economiche e di mercato – le conseguenze dell'inasprimento monetario, la debolezza dell'economia mondiale, l'andamento dei prezzi di mercato e il ripristino delle valutazioni – e analizziamo le loro potenziali implicazioni per i portafogli dei nostri clienti.
CONTESTO POLITICO
Le conseguenze dell'inasprimento globale
26
banche centrali delle 31 da noi monitorate stanno innalzando i tassi
Tendenza globale al rialzo dei tassi
Quasi all'unisono, nel 2022 le banche centrali di tutto il mondo hanno aumentato i tassi per combattere l'inflazione. Dei 31 istituti di emissione da noi monitorati, 26 hanno innalzato i tassi, contro gli appena due di inizio 2021.
Paesi che hanno
innalzato i tassi
Questa mappa evidenzia le banche centrali che hanno effettuato rialzi nel febbraio 2021 (6% di 31 banche centrali): Danimarca e Svezia.
Paesi che hanno
innalzato i tassi
Questa mappa evidenzia le banche centrali che hanno effettuato rialzi nel novembre 2022 (90% di 31 banche centrali): Stati Uniti, Canada, Eurozona, Regno Unito, Australia, Hong Kong, India, Nuova Zelanda, Filippine, Corea del Sud, Taiwan, Vietnam, Danimarca, Norvegia, Polonia, Russia, Svezia, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Perù, Egitto, Ghana, Israele, Marocco, Nigeria e Sudafrica.
Il pugno duro della Fed
La Federal Reserve ha avviato il ciclo di rialzi dei tassi d'interesse più aggressivo degli ultimi 40 anni, destabilizzando i mercati globali. Entro la fine del 2022, i tassi di riferimento statunitensi avranno probabilmente superato il 4% per la prima volta dal 2006. La Banca Centrale Europea (BCE) ha seguito le orme della Fed, innalzando di recente il proprio tasso di riferimento dello 0,75%, il rialzo più pronunciato dal 1999.
Per la prima volta dal 2006, i tassi di riferimento USA saliranno probabilmente sopra il
4%
Negli Stati Uniti i tassi dei mutui ipotecari a 30 anni hanno superato il 7% per la prima volta dal 2001.
Aumento dei costi dell'indebitamento
Specialmente dopo molti anni di tassi contenuti e politiche accomodanti, l'aumento dei tassi e la stretta monetaria accrescono l'onere dell'indebitamento per consumatori e imprese. Negli Stati Uniti i tassi dei mutui ipotecari a 30 anni hanno superato il 7%, in rialzo dal 3,5% circa dell'inizio di quest'anno.
La fine dell'inasprimento globale
Riteniamo probabile una conclusione del ciclo di inasprimento globale nel 2023. Tra i segnali che puntano in questa direzione: la crescita dovrebbe rallentare, i mercati del lavoro dovrebbero evidenziare un indebolimento e l'inflazione sembra destinata a ridursi.
L'esperienza storica suggerisce che l'economia reale subisce i danni maggiori dopo che i tassi d'interesse sono già aumentati, ma i mercati potrebbero aver già reagito ai rialzi dei tassi e alle loro conseguenze.
CONTESTO ECONOMICO
Debolezza dell'economia globale
Attriti crescenti
Ci aspettiamo un continuo aumento degli attriti nell'economia globale. Una recessione negli Stati Uniti e in Europa nel 2023 è più che probabile.
STATI UNITI
Negli Stati Uniti si è registrato un brusco rallentamento dell'attività in settori sensibili ai tassi, come l'immobiliare e i mercati dei capitali. La debolezza economica sembra destinata ad allargarsi. Tuttavia, l'indebitamento contenuto di consumatori e imprese e l'assenza di squilibri nell'economia potrebbero fungere da ammortizzatori contro una grave contrazione.
Per la prima volta dal 2008 le vendite di abitazioni sono diminuite del
20% circa
Il valore globale delle offerte pubbliche iniziali è calato di oltre
$600mld
La percentuale di CEO intervistati che si preparano a una recessione è pari al
98%
EUROPA
In Europa una contrazione sembra imminente. La dipendenza dalle forniture russe di energia rappresenta un rischio anche se i livelli di stoccaggio del gas naturale sembrano aver raggiunto il massimo. Inoltre, eventuali altri rialzi attuati dalla BCE per contrastare l'inflazione graveranno inevitabilmente sulla crescita.
CINA
In Cina, le persistenti ricadute degli eccessivi investimenti nel settore immobiliare e la rigida politica di contenimento del COVID continueranno plausibilmente a frenare l'attività economica.
Le prospettive di crescita globali sembrano desolanti. L'aumento dei tassi d'interesse e i rischi geopolitici continueranno a pesare sull'attività.
In qualità di investitori, vediamo con particolare favore due tipi di attivi: quelli che possono contribuire a proteggere i portafogli da una significativa contrazione economica e quelli le cui quotazioni scontano già quasi completamente questo scenario.
IMPLICAZIONI PER GLI INVESTIMENTI
Andamento dei prezzi di mercato e ripristino delle valutazioni
Il pessimismo è scontato nelle quotazioni
L'economia globale è alle prese con una serie di sfide non da poco
Per gli investitori, un interrogativo riveste particolare importanza: dove posso ottenere una remunerazione adeguata per il rischio assunto? Con le azioni globali in calo del 20% e l'indice obbligazionario Global Aggregate in ribasso del 13% da inizio anno, i prezzi di mercato hanno già assorbito una buona parte del rischio.
Valutazioni più basse, rendimenti più elevati
In tutto questo le valutazioni sono diminuite notevolmente. Il P/E prospettico delle azioni ad alta capitalizzazione è sceso verso la media di lungo periodo, mentre i rendimenti obbligazionari si collocano sui livelli più alti da oltre un decennio.
Le valutazioni azionarie sono diminuite
I rendimenti obbligazionari sono aumentati
Dal punto di vista delle valutazioni, da oltre un decennio non si osservava a nostro avviso un punto d'ingresso più interessante per un portafoglio tradizionale di azioni e obbligazioni.
Ecco come valutiamo i rischi e le opportunità nelle diverse classi di attivo:
OBBLIGAZIONI
I rendimenti dei Treasury, delle obbligazioni societarie e dei municipal bond si trovano sui livelli più alti dell'ultimo decennio, il che suggerisce che gli investitori potrebbero potenzialmente raggiungere i loro obiettivi assumendo meno rischi. Si tratta di un cambiamento notevole.
AZIONI
Crediamo che i mercati azionari troveranno una certa stabilità nel 2023, poiché l'aumento delle valutazioni compenserà la minore crescita degli utili.
Preferiamo il mercato azionario statunitense e le società di qualità. Vediamo una potenziale opportunità a medio termine nelle mid e small cap a stelle e strisce, dove le valutazioni riflettono ampiamente le potenziali ripercussioni negative sugli utili.
MERCATI PRIVATI E TENDENZE ECONOMICHE
Vista l'attività sottotono sui mercati pubblici, gli investitori nei mercati privati possono guadagnare un premio dalla fornitura sia di capitale di debito che di capitale di rischio.
Ravvisiamo inoltre una potenziale opportunità d'investimento in aree critiche per la stabilità e la sicurezza: infrastrutture, trasporti, risorse naturali e immobili.
CONCLUSIONE
Mettere il capitale all'opera
Il 2022 ha messo alla prova la determinazione di molti investitori.
Ma il futuro dovrebbe avere in serbo giorni migliori. A nostro avviso i mercati potrebbero stabilizzarsi anche in presenza di un peggioramento dell'economia nel 2023. Il reset globale delle valutazioni offre agli investitori una gamma più ampia di opzioni valide per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.
In particolare, incoraggiamo gli investitori a concentrarsi sul proprio processo: definire e rivedere gli obiettivi finanziari; in seguito progettare portafogli di investimento che possano offrire la massima probabilità di raggiungerli.
Il 2022 ha messo alla prova la determinazione di molti investitori.
Ma il futuro dovrebbe avere in serbo giorni migliori. A nostro avviso i mercati potrebbero stabilizzarsi anche in presenza di un peggioramento dell'economia nel 2023. Il reset globale delle valutazioni offre agli investitori una gamma più ampia di opzioni valide per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.
In particolare, incoraggiamo gli investitori a concentrarsi sul proprio processo: definire e rivedere gli obiettivi finanziari; in seguito progettare portafogli di investimento che possano offrire la massima probabilità di raggiungerli.